Il 2005, la migliore vendemmia degli ultimi trent’anni.

Il 2005 è stato un anno molto propizio per la Sicilia: “è stata una delle migliori vendemmie degli ultimi 30 anni – spiega Franco Pisa, consigliere delegato di Assovini, che, insieme al presidente Lucio Tasca d’Almerita, è il grande regista di Sicilia en primeur (10/12 marzo), che vede in degustazione 60 etichette di 28 aziende – l’andamento climatico dell’annata è risultato assai favorevole al regolare svolgimento del ciclo vegeto-produttivo della vite: le piogge abbondanti, una felice alternanza tra notti fresche e giornate calde ma mai torride hanno permesso di lavorare grappoli maturi ma perfettamente integri”.

La produzione 2005 è stata abbondante: 7.282.907 ettolitri, + 10% sul 2004. La superficie vitata è di 118.000 ettari, + 22.000 ettari in portafoglio. I vigneti sono per il 65% in collina, il 35% in pianura e lo 0,5% in montagna.
Le aziende che producono vino confezionato sono 450, di cui oltre 50 cantine sociali, per un giro d’affari di 600 milioni di euro (il 20% del pil dell’isola). Da sottolineare che la produzione Igt e Doc è di 1.800.000 ettolitri.

Grandi soddisfazioni arrivano anche dal comparto export che ha registrato nel 2005 un incremento del 60% sfiorando 81 milioni di euro. A far la parte da leone i Paesi dell’Unione Europea, seguiti dal Nord America, dai Paesi dell’Est europeo, dall’Asia orientale, dal Giappone e dall’Australia.
Ma i produttori siciliani non hanno perso tempo a festeggiare il grande successo delle esportazioni e cominciano a preparare un nuovo boom grazie alla magnifica qualità del raccolto 2005: una vendemmia memorabile.

“Sicilia en primeur – spiega Lucio Tasca d’Almerita, presidente di Assovini Sicilia – ha il suo obiettivo nell’offrire alla valutazione degli esperti internazionali l’ultima straordinaria vendemmia di una regione tra le più vocate. La Sicilia infatti gode di una grande considerazione nel panorama vitivinicolo mondiale e il vino è il suo più grande ambasciatore, uno dei simboli più significativi del territorio e della sua cultura millenaria”.

Comments are closed.