È IL DECLINO DELLE API.

Api. “Non c’è più alcun dubbio, i risultati della ricerca scientifica indicano l’unica scelta possibile: lo stop definitivo ai concianti “killer” delle api e degli insetti utili”: parola di Francesco Panella, presidente Unaapi (Unione nazionale apicoltori italiani), dal “Congresso nazionale dell’apicoltura italiana” a Saluzzo (Cuneo), fino al 29 gennaio.
Due nuovi studi presentati dall’equipe sulla tossicologia dell’Istituto francese di ricerche agricole (Inra) e dal team di scienziati del Ministero dell’Agricoltura americano, “inchiodano” i neonicotinidi, gli insetticidi utilizzati per la concia del mais, considerati causa del grave fenomeno della moria delle api, che, per il loro effetto, si disorentiano, diventano aggressive, si ammalano e infine muoiono, come già efficacemente dimostrato da “Apenet”, l’apposito piano di ricerca promosso e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole italiano. Andrea Maroni Ponti del Ministero della Salute, presente al Congresso, ha assicurato l’impegno dell’Italia per la salute degli allevamenti apistici italiani. La nuova proroga allo stop all’uso dei neonicotinoidi in Italia scade il 30 giugno 2012, e, entro quella data, il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole, dovrà assumere una nuova decisione sui concianti neurottosici del mais. Agli “stati generali” dell’apicoltura italiana in Piemonte, Luc Belzunces dell’equipe sulla tossicologia dell’Istituto francese di ricerche agricole (Inra) ha presentato un impressionante studio da cui emerge l’accertamento di effetti perversi e nel tempo delle molecole neurotossiche: i neonicotinoidi colpiscono subdolamente la vita delle famiglie delle api, ne inceppano i comportamenti vitali e le difese immunitarie, e favoriscono aggressività e sviluppo dei patogeni specifici delle api. Risultati analoghi sono stati finalmente resi pubblici dall’equipe di scienziati del Ministero dell’Agricoltura Usa, incaricata di studiare le cause del “Ccd”, come viene denominato negli Stati Uniti il declino di api e apicoltura. I nuovi risultati scientifici che dimostrano l’effetto dei neonicotinoidi nell’incrementare le normali patologie delle api convergono sia con i risultati di “Apenet”, sia con gli studi del professor Vincenzo Girolami dell’Università di Padova (che ha documentato come si formano abitualmente, alla semina del mais, nubi di polveri tossiche che esplicano l’effetto insetticida colpendo gli insetti anche in volo), sia, infine, con studi francesi e americani già pubblicati. “Apprezziamo e ringraziamo il Ministero della Salute per la celere approvazione di un nuovo farmaco a base di un acido naturale, l’ossalico, per la lotta al parassita delle api, la varroa – sottolinea Francesco Panella – ma non si può tener conto del fatto che, per quanto riguarda i neonicotinoidi, ancora una volta, la scienza si conferma dalla parte delle api”.

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