Dopo la “Settimana del vino”, la Sicilia torna con la Settimana dell’olio

A questo prodotto, alimento base della dieta mediterranea, la Sicilia affida il compito di ambasciatore delle sue produzioni di nicchia per il 2006, dopo che il vino nello scorso anno l’aveva confermata Regione emergente dell’agroalimentare di qualità.
Da qualche anno stiamo promuovendo le produzioni agroalimentari siciliane legandole strettamente al territorio. E così siamo riusciti ad imporre anche in Sicilia la figura del “turista enogastronomico”, di colui che viene a vedere non solo mare o monumenti, ma anche a gustare la cucina ed i prodotti agroalimentari di nicchia che la nostra isola riesce ad offrire.
Questo legame forte tra produzioni e territorio, in Sicilia si è spinto oltre. E così nel nuovo “Piano di sviluppo rurale”, che conterrà le linee guida della nostra agricoltura per i prossimi 7 anni, abbiamo previsto la creazione dei “distretti agro-alimentari di qualità” e dei “distretti rurali”. I primi che comprendono aree geografiche omogenee per produzioni e tipicità delle stesse, al cui interno avviene tutto il processo di filiera, dalla coltivazione alla trasformazione; i secondi ancora più ampi, perché partendo dalle produzioni agricole, guardano all’economia di un territorio nel suo complesso.
E’ questa la nuova, grande scommessa che la Sicilia vuole affrontare, consapevole che solo la tipicità e il legame al territorio potranno contrastare la globalizzazione.
Ma sappiamo che il mercato vuole anche altro, vuole la sicurezza dei prodotti alimentari. L’anno appena passato ha sancito, in Sicilia, la nascita dell’Asca, l’Agenzia per la certificazione e il controllo dei prodotti agroalimentari, strettamente collegata con l’Autorithy europea che ha sede a Parma.
Ai mercati nazionali ed internazionali siamo in grado di offrire quindi prodotti “tipici” nel significato espresso prima, ma al tempo stesso “sicuri” : tipicità e sicurezza, provenienza da un territorio ricco di storia e cultura, ma anche garanzia di qualità certificata e controllata.

FONTE: Assessorato Agricoltura e Foreste

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