I Vini siciliani invadono Giappone e Cina

Produttori vitivinicoli siciliani. Giappone e Cina nel mirino dei produttori vitivinicoli siciliani pronti a sbarcare in forze nei due colossi asiatici.
E per preparare l’invasione in piena regola sono atate usate due “teste di ponte” ossia due manifestazioni appena conclusesi rispettivamente a Tokyo e a Shanghai.
Nella capotale giapponese si è tenuto il “Vinitaly Japon” con seminari organizzati in collaborazione con Buonitalie e altri di degustazione dedicati ai vini di Sicilia e del Veneto, a cura dell’Istituto regionale della vite e del vino della Sicilia e di Uvive – Unione consorzi vini veneti doc.
Una sessantina le aziende italiane presenti, di queste una quarantina hanno partecipato al workshop commerciale organizzato con 500 tra importatori, distributori, stampa e opinion leader giapponese.
Nel mercato del vino giapponese, più maturo rispetto a quello cinese e coreano, il prodotto italiano si inserisce soprattutto in una fascia medio-alta ed è quindi destinato a quel consumantore che è disposto a spendre una cifra superiore alla media.
La Francia rimane il primo paese fornitore di vini fermi con una quota del 61,7%, seguita dall’Italia con una quota del 13,9% e dagli Stati Uniti con il 6,5%.
Sin qui lo scenario giapponese. per quanto riguarda lo “sbarco” in Cina, ha preso le mosse da “Cibus Vinitaly China” cui hanno preso parte circa 200 imprese che rappresentano il food & drink italiano e la delegazione siciliana era ben forte. Per andare incontro alla cultura gastronomica di questo grande Paese chge conta un miliardo e 350 milioni di abitanti, i cuochi italiani approdati con l’organizzazione hanno studiato un menù ad hoc, fatto di prodotti cotti, spesso conditi in agrodolce, come la caponata, e presentati in tante piccole porzioni diverse. Tra le altre ricette troviamo pasta e fagioli, gnocchi al sugo di pomodoro, lasagne di verdure, baccalà con cipolle, cicoria cotte con mandorle, noci e uvetta. Per dessert cioccolattini e pasticcini mignon.
Tutto, ovviamente accompagnato da ottimo vino italiano. I cinesi hanno mostrato di conoscere bene i vini siciliani e di apprezzare in modo particolare i rossi.

Giornale di Sicilia 30 novembre 2006

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