Prima Sagra della Vastedda

Vastedda della Valle del Belìce. Si terrà il 26 gennaio prossimo presso il Centro Polivalente di Menfi la 1^ Sagra della Vastedda della Valle del Belìce organizzata dall’amministrazione comunale, dall’Unità Operativa di Menfi dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste in collaborazione con la provincia regionale di Agrigento, l’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia e il Consorzio per la Tutela del formaggio Vastedda della Valle del Belìce.
La Vastedda, che recentemente ha ottenuto il riconoscimento del marchio di qualità DOP, è un formaggio tipico prodotto nella Valle del Belìce le cui caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio e dalle tecniche di lavorazione adottate. Peculiarità che dipendono essenzialmente dal latte proveniente dalla razza Pecora della Valle del Belìce e dalla particolare tecnica di produzione che ne fanno della Vastedda un formaggio unico nel suo genere.
La kermesse avrà inizio con la dimostrazione gastronomica “Il Formaggio Vastedda della Valle del Belìce nella cucina siciliana” nell’ambito della quale gli chef del territorio si cimenteranno nella preparazione di piatti a base di Vastedda con altri prodotti tipici siciliani.
Interverranno funzionari dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, tecnici dell’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia e del Consorzio per la Tutela del formaggio Vastedda della Valle del Belìce DOP, parlamentari regionali e nazionali e autorità istituzionali del territorio.
A seguire, nel pomeriggio, la preparazione e degustazione di ricotta fresca ed una prova dimostrativa di preparazione della Vastedda della Valle del Belìce, mentre in serata è prevista una degustazione guidata formaggi tipici siciliani in abbinamento con i vini locali.
Nell’ambito della manifestazione, inoltre, sarà possibile visitare gli stand di caseifici nonché di panifici del territorio produttori del tipico ed ottimo pane di forma rotonda prodotto con semola di grano duro anch’esso nominato “vastedda”.

Giuseppe Recca

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