J.Rose, Gin Italiano e Artigianale con una botanica segreta

J.Rose, Gin Italiano e Artigianale con una botanica segreta

J.Rose Gin

Qual è la storia e l’origine del Gin?

Prima di parlare di J.Rose London Dry Gin e di tutte le sue splendide caratteristiche, è importante fare chiarezza su alcuni aspetti di questa bevanda alcolica, iniziando a parlare della sua storia e delle sue origini, molto remote..

I primi proto-gin sono stati prodotti in Italia, precisamente a Salerno, presso la Scuola Medica Salernitana. Questi medici hanno condotto degli esperimenti in cui l’alcol base veniva distillato insieme a coccole di ginepro. Il fine non era quello di ottenere una bevanda ludica, ma di trasmettere le proprietà mediche del ginepro, in modo da ottenere una medicina facilmente trasportabile.

La formulazione del Gin nel corso del tempo è stata modificata in diversi paesi, come Paesi Bassi e Inghilterra, fino a diventare una delle bevande alcoliche più famose, perfetta per molti cocktail.

Come viene creato il Gin?

Il Gin è solitamente incolore, viene ottenuto dalla distillazione di un fermentato ricavato solitamente da cereali, in cui vengono messe a macerare una serie di numerose botaniche, fino a 80.

Tra queste sono di fondamentale importanza i galbuli di ginepro, che rendono questa bevanda unica nel sapore e nel gusto, da cui deriva anche il nome del distillato.

Quali sono le categorie di Gin?

In base alla sua preparazione, l’Europa ha classificato il Gin in diverse categorie, che sono:

  • Gin
  • Gin distillato
  • London Dry Gin
  • Spiriti aromatizzati al ginepro

Visita la pagina ilgin.it se vuoi saperne di più sulle varie categorie, per rimanere sempre informati.

Quello sottoposto alla nostra attenzione è il London Dry Gin, uno in particolare con molte caratteristiche uniche che andremo ad analizzare.

Il London Gin è identico ad un Gin distillato, con l’eccezione che non si possono aggiungere aromi; nonostante riporti il nome London, può essere prodotto ovunque nel mondo. Le botaniche devono essere messe a macerare per un periodo non superiore alle 24 ore nell’alcol di base per essere poi ridistillati in una singola seduta.

L’alambicco utilizzato per questo scopo deve essere di tipo tradizionale. Può essere aggiunta la dicitura “dry“, a significare l’aggiunta di massimo 0,1 g/l di dolcificante.

Quali sono i benefici nell’assunzione di Gin?

Nonostante il Gin possa portare degli effetti benefici sul nostro corpo, bisogna fare molta attenzione a non ottenere il risultato contrario..

L’utilizzo degli alcolici deve essere vietato prima della guida e durante la gravidanza, ed è fortemente sconsigliata l’assunzione di alcol prima dei 16 anni compiuti.

Gli ingredienti utilizzati per la distillazione del Gin possono fare del bene sia al nostro corpo che alla nostra psiche, in che modo?

  • Agendo contro l’invecchiamento cellulare, malanni e indebolimento delle ossa
  • Evitando le rughe, l’invecchiamento della pelle e le infiammazioni
  • Aiutando la digestione, le vie respiratorie e urinarie, depurando reni e fegato
  • Contenendo poche calorie è perfetto per chi vuole mantenersi in forma ma ogni tanto concedersi una pausa
  • Combattendo la ritenzione idrica
  • Aumentando il buon umore, combattendo stress e tensione

Che abbinamenti è possibile fare con il Gin?

cocktail con Gin

Per chi ama il Gin come noi è sicuramente alla ricerca di modi e combinazioni possibili dove abbinarlo.

È possibile farlo, non solo per la preparazione di cocktail, ma anche per accompagnare e preparare pasti prelibati.

Gin durante il pasto

In questo caso la scelta di un buon Gin dipende molto dalla tipologia del pasto; durante un aperitivo, che ha il compito di stimolare l’appetito, è opportuno utilizzare drink tendenzialmente amari o aspri, perfetti quindi Gin Tonic, con Gin agrumati o Dry.

Per i primi piatti, più elaborati, sono consigliati cocktail rotondi e morbidi nel gusto, mentre un risotto con sapori più delicati si sposa alla perfezione con sapori agrumati.

Durante la preparazione di secondi piatti, l’aroma del ginepro si coniuga perfettamente con la marinatura della carne, soprattutto nella selvaggina. Qualche goccia è consigliata anche nelle tartare di carne o pesce.

Per quanto riguarda i dessert è ottima la pasticceria secca o i dolci con una nota acida. Sono perfetti anche il gelato e la granita, che possono essere realizzati proprio con questa bevanda.

È fortemente sconsigliato abbinare i gin a dessert con molta panna, che si accosta male al grado alcolico elevato.

Gin per la preparazione di cocktail

Sono tantissimi i cocktail che si possono realizzare utilizzando il Gin. Consideriamone alcuni dei più conosciuti:

GIN TONIC: Gin, tonica e succo di limone insieme formano una sinfonia graffiante, ma dal sapore unico ed inimitabile.

NEGRONI: Gin, bitter e vermut dolce, avvolgente, amaro erbaceo con una serie di sapori che si rincorrono.

DRY MARTINI: Gin e Dry Vermut, non serve altro per fare un drink memorabile.

GIN FIZZ: Gin, succo di limone, zucchero e soda. Una splendida limonata condita dal gin.

Sono tantissimi i cocktail realizzabili, con pochi ingredienti viene fuori tutto il meglio che questa bevanda sa offrire. Se vuoi scoprirne altri visita winedharma.com

Come conservare il Gin? A quale temperatura berlo?

Dopo aver acquistato un ottimo Gin bisogna conoscere come conservarlo al meglio per fare in modo che i suoi aromi non perdano di gusto.

È importante riporre le bottiglie in modo che riposino a una temperatura ambiente, in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore, lontano dalla luce diretta che potrebbe modificare il colore del distillato.

Per degustare al meglio il gin la temperatura ottimale dovrà essere intorno ai 21-23 gradi.

Il gin contiene glutine? Esiste senza alcol?

La maggior parte dei Gin sono fatti con chicchi di cereali contenenti glutine, inizialmente ne sono privi, a meno che non venga aggiunto qualche aroma che lo contiene durante il processo di distillazione. La cosa più importante da fare in questi casi è informarsi al meglio prima dell’assunzione per evitare effetti indesiderati.

Per chi invece non apprezza l’alcol, ma vuole assaporare una bevanda di buon gusto, esiste anche una tipologia di Gin completamente analcolico. Il sapore è indubbiamente presente ed è dato dal Ginepro, ingrediente principale impossibile da sostituire.

J.Rose, London Dry Gin con raffigurazioni del grande Milo Manara

J. Rose Gin

Come promesso parliamo adesso di J.Rose London Dry Gin, tra poco scopriremo insieme perché grazie alla sua botanica segreta e non solo, questo Gin viene considerato unico e inimitabile!

Dove nasce J.Rose London Dry Gin?

J.Rose nasce in Salento, da un’idea di Dario Roselli, proprietario dell’atelier esclusivo Affreschi & Affreschi che progetta pareti sartoriali materiche. L’artista che ha “vestito” le bottiglie di J.Rose London Dry Gin è Milo Manara, icona del settore fumettistico e famoso per la sensualità delle sue rappresentazioni femminili. 

Gin da bere o da collezionare?

Grazie alle sue speciali caratteristiche, sia estetiche che di distillazione, questo Gin è perfetto sia da gustare che da collezionare, questo perché si veste con ben 8 etichette diverse e con rappresentazioni femminili di Milo Manara che sembrano proprio un affresco.

Insomma se si vuole fare un regalo ad un appassionato di Gin e alcolici, ma non solo, con questo si va sul sicuro!

A proposito di regalo, sul nostro sito è presente un Box J.Rose, contiene il London Dry Gin e due bicchieri con il logo. Il coperchio del box si trasforma in quadro con una rappresentazione di Milo Manara, perfetto per stupire qualsiasi persona.

Box J.Rose London Dry Gin

Oltre alle etichette, sul tappo della bottiglia è presente un piccolo pugnale che si può sfilare e riutilizzare, come portachiavi o ciondolo.

Quali sono le botaniche del Gin J.Rose?

Le botaniche di questo Gin passano dalla Calabria, con il bergamotto che è il suo agrume principale fino ad arrivare in Sicilia, con i fiori di fico d’india. Entrambi donano un profumo molto delicato.

Le altre botaniche che compongo J.Rose sono l’angelica, il cardamomo, la buccia di mandarino e il coriandolo.

Qual è la sua botanica segreta?

Come detto all’inizio dell’articolo, J.Rose presenta una botanica segreta che lo rende unico e inimitabile.

Come qualsiasi prodotto che faccia la differenza, questa botanica rimane segreta, ma la sua unicità risiede nella possibilità di berlo anche liscio, con una botanica che lo ripulisce e lo rende in qualche modo simile ad una grappa.

Nonostante il suo punto di forza, J.Rose è perfetto soprattutto per i cocktail secchi e più esclusivi. Durante la preparazione di un drink in cui mischiare questo Gin, si consigliano dunque degli ingredienti neutri, che non rovinino la delicatezza del bergamotto.


Noi della TerraMadre, così come voi, siamo amanti della qualità e dell’unicità, soprattutto quando il gusto dei prodotti è dato da quello che la terra Sicula offre.

Per questo motivo puoi trovare sul nostro sito J.Rose London Dry Gin, tutte le sue 8 varianti più un box da regalare o collezionare.

Scoprili adesso, i prodotti sono molto limitati!

Comments are closed.